Cari ragazzi e care famiglie,
non è nostra abitudine scrivere lettere a voi anche solo per gli auguri di Pasqua, ma questo periodo eccezionale necessita di mezzi non consueti. Voi sapete che abbiamo vissuto con estremo dispiacere la chiusura delle palestre e dei campionati. La mancanza di relazione, di gioco e di sudore sarebbe stata ancora più grave e devastante se non avessimo avuto la possibilità di usufruire del campo nel Ricreatorio San Carlo, e delle condizioni di tempo favorevoli nei mesi di dicembre e gennaio. Ma la tutela della salute ha, ovviamente, un peso maggiore e siamo stati anche ben lieti di contribuire, nel nostro piccolo, a combattere questa terribile pandemia con la sospensione delle attività.
Ora però è arrivato il momento di ripartire. Con tutte le dovute cautele e il rispetto degli standard di sicurezza, ricominceranno a maggio tutti i campionati giovanili. Abbiamo già iniziato, di conseguenza, i necessari allenamenti in palestra. Vi ricordiamo che l’attività sportiva non è soltanto un vezzo aggiuntivo o un’attività superflua per bambini e ragazzi in pieno sviluppo psico-fisico. Scrive la Carta internazionale per l’educazione fisica, l’attività fisica e lo sport dell’Unesco che attraverso lo sport «possono migliorare la salute mentale, il benessere psicologico e le abilità complesse d’azione aumentando la percezione positiva del proprio corpo, l’autostima, l’auto-efficacia, attraverso la riduzione di stress, ansia e depressione, l’aumento della funzione cognitiva, attraverso lo sviluppo di un vasta gamma di competenze e qualità, come la cooperazione, la comunicazione, la leadership, la disciplina, il lavoro di gruppo». Non solo ma l’attività sportiva svolge un ruolo fondamentale nella costruzione del benessere sociale «attraverso la creazione e il rafforzamento di legami con la comunità e relazioni con la famiglia, amici e pari, creando un senso di appartenenza e di accettazione, sviluppando attitudini e comportamenti sociali positivi».
Questi obiettivi, lo sapete già, sono i nostri obiettivi. E voi ragazzi e famiglie siete il nervo portante della nostra società. Senza di voi sarebbe impossibile la magia della pallacanestro, uno sport carico di fatiche e di gioie, di sconfitte e ripartenze, di sudore ed abbracci, di agonismo e di rispetto, dove nulla è dato mai per scontato e tutto si può raggiungere con la fatica dell’impegno. In questo gioco degli opposti, che è il gioco della vita, vi auguriamo a tutti una serena Pasqua di resurrezione, mai così necessaria come quest’anno.